Internazionale. Terzo giorno: le tre G

Le tre G: Grafica, Giornalismo, Giornale.
Queste le parole chiave per descrivere l’ultimo giorno di Internazionale (anche pioggia ci stava bene, ma come sapete non inizia con la G).
La giornata inizia al Museo del Risorgimento con Internet, come si scrive un blog di Giovanni Ansaldo che gestisce la pagina Facebook di Internazionale e cura la parte online inerente alla musica. Si incomincia con 10 regole, dieci consigli per acquisire nuovi lettori e mantenere vivo l’interesse per un diario digitale. Non le riporto tutte, ma elenco le più importanti e quelle che cercherò di seguire di più in futuro:
n.1 Frase di Farhad Manjoo, giornalista americano: “Scrivi tutti i giorni, anche se è una rottura di palle, ma migliori ogni volta che lo fai“.
n. 4. Scrivere semplice. Usa periodi brevi, evita gli incisi. Taglia gli avverbi senza pietà.

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Sala Alfonso I, Ore 14:30.
Grafica, come vestire un giornale di Pasquale Covorsi.
Incontro tecnico sull’evoluzione grafica di Internazionale. Dalla nascita al restyling a opera di Mark Porter nel 2009. Mi colpisce la frase: “Impaginare significa collaborare con i redattori, photo editor, altri grafici“. La comunicazione è all’interno dell’impaginazione, ma è anche all’esterno con i colleghi. Di seguito il video di come nasce un numero di Internazionale, mostrato per l’occasione.
[vimeo http://vimeo.com/76435527]
Incontro nuovamente il vicedirettore Alberto Notarbartolo che a questo punto penso abbia il dono dell’onnipresenza. E’ sempre partecipe agli incontri dei suoi colleghi che ascolta con interesse e concentrazione.

Ore 16:00 ritorno al Museo del Risorgimento per seguire Grafica. Come vedere il mondo attraverso le mappe con Valeria Quadri e il gruppo di cartografi Cartografare il presente che da un anno collabora con Internazionale, pubblicando un atlante a puntate sul declino dell’occidente.
Si parte dal significato di mappa e dalla sua rappresentazione nel giornale.
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Valeria Quadri spiega come vengono realizzate: dall’acquisto delle immagini con proiezioni del mondo e con sezioni di Paesi si passa all’elaborazione mediante Adobe Illustrator per aggiungere città, paesi, conflitti e confini.
Riccardo Travettoni, cartografo di Cartografare il presente, prosegue il discorso: “La carta geografica è un potente dispositivo di creazione di significato. Scopo unico è comunicare un messaggio. Le mappe devono essere costruite in modo che il lettore riesca a percepire più informazioni possibili nel più breve lasso di tempo “.

Ore 17:15 per fortuna c’è ancora tempo per visitare la mostra Rail Zone at Nine con il meglio delle illustrazioni di Shout, allestita alla Porta degli Angeli.
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Dopodiché Internazionale per me finisce qui…e non vedo l’ora che ricominci il prossimo anno! Magari mi iscriverò ad un workshop, chi lo sà!? Vedremo…