Mattinata ricca nonostante il tempo uggioso. Primo incontro con Alberto Notarbantolo, vicedirettore della rubrica Pop di Internazionale che avevo già avuto modo di conoscere ieri, durante l’incontro con Shout e Scarabottolo. Oggi si parla di come scrivere correttamente un curriculum. Le sue sono state soprattutto regole di buon senso ed una sorta di ABC per principianti condito con molta ironia. Ho apprezzato particolarmente questo incontro per vari motivi:
- perchè si è rivolto ad un pubblico giovane in platea tra i 20 e i 30 anni ed il tono era colloquiale,
- perchè ha svelato momenti del suo passato, il suo inizio ad Internazionale e la sua passione per i dischi e la musica,
- perchè ha infuso una minima sperenza ad una generazione senza lavoro.
Secondo incontro si è svolto in Sala Estense. Una memoria da elefante, come allenare il cervello e imparare una lingua in un mese.
In realtà il sottotitolo ha ingannato i molti presenti, convinti di poter ottenere facilmente la soluzione per ogni propria difficoltà linguistica, ma Joshua Foer giornalista statunitense ha raccontato la sua esperienza, conversando con il simpatico Marino Simbaldi di Rai-Radio 3, conosciuto ieri durante Piccole riviste crescono.
Joshua qualche hanno fa doveva scrivere un pezzo sull’U.S.A. Memory Champion ovvero sul campionato americano della memoria. Pensava di incontrare fenomeni da baraccone e gente strana da intervistare, ma rimane affascinato da questo mondo e sperimenta lui stesso le tecniche mnemoniche che scopre derivare addirittura dall’antica grecia. Dopo essersi allento a lungo, nel 2006 partecipa e vince il campionato americano. Raccoglie le sue riflessioni nel libro L’arte di ricordare tutto, edito da Longanesi nel 2011, in cui racconta di come ha ampliato la sua memoria, delle tecniche degli antichi greci, di neuroscienza e molto altro.
Terzo incontro in Biblioteca Ariostea alle ore 14:30. Sala gremita per vedere Fotografia. Come scegliere una foto di copertina illustrato da Elena Boille e Mélissa Jollivet. “Quello che si sceglie in copertina non è la foto più bella ma quella che comunica di più. L’efficacia batte la bellezza dell’immagine (…) Deve caratterizzare il giornale, rappresentare il suo stile. (…) Tempi e budget sono i peggior nemici per la scelta”.
L’illustrazione in copertina può essere la soluzione ideale se non si trovano fotografie soddisfacenti e non si raggiunge una soluzione adeguata o accattivante. All’illustratore viene spesso chiesto di lavorare sui temi di scienza o sulle nuove scoperte, perchè è più difficile in questi casi utilizzare fotografie che non risultino banali. Inoltre ho scoperto che il verde non si usa mai, è una sorta di superstizione, come il viola per il teatro.
Dopo avere mostrato alcune copertine di varie riviste premiate, si è parlato di cosa pubblica Internazionale e di come avviene il processo di scelta. In basso alcune copertine analizzate durante la conversazione.
Il quarto e il quinto incontro del giorno hanno un po’ deluso le mie aspettative, sono stati ugualmente interessanti, ma pensavo di ascoltare determinati argomenti e mi ero immaginata un laboratorio più pratico a cui partecipare. Mi riferisco a Cultura. Scegliere la recensione perfetta di Piero Zardo che si è occupato principalmente di cinema e Sprint! Evento di stampa dal vivo con Teresa Sdralevich (foto in basso).