Nell’incantevole contesto di Verona, ho avuto l’opportunità di esplorare il Giardino Giusti e l’incantevole Palazzo ad esso collegato. La mia curiosità mi ha guidato anche alla Casa Museo Palazzo Maffei, una destinazione che avevo rimandato durante una visita precedente due settimane prima.
L’edificio oggi
Nella suggestiva piazza delle Erbe, ex foro romano, la Casa Museo Palazzo Maffei è un vero gioiello artistico. Inaugurata il 15 febbraio 2020 dopo un attento restauro, ospita una ricca collezione di 350 opere provenienti dalla raccolta di Luigi Carlon. Queste opere sono ben ripartite in 18 stanze tematiche all’interno del piano nobile del palazzo.
L’allestimento è stato curato dallo studio Baldessari e Baldessari e nasce da un’idea museografica di Gabriella Belli. (Complimenti!)
L’architettura che racconta una storia
L’edificio che ammiriamo oggi è il risultato di un’ampia opera di ampliamento eseguita nel corso del Seicento da Marcantonio e Rolandino Maffei, importanti banchieri dell’epoca. La loro attività finanziaria, prosperata proprio accanto alla Piazza delle Erbe, trova testimonianza nell’epigrafe di Rolandino posta all’entrata del palazzo. Questa si presenta prima della elegante scala a chiocciola che conduce al piano nobile. Un passo del messaggio di Rolandino riportato su pietra recita: “Imparino i figli, imparino i nipoti ad evitare le spese inutili, a considerare ciò che dura per sempre (…)
Un tesoro artistico senza tempo: la Collezione Luigi Carlon
La Collezione Luigi Carlon, splendidamente allestita all’interno delle sale della Casa Museo, racchiude un tesoro artistico di straordinaria varietà. Questa eclettica raccolta abbraccia opere di diverse epoche e generi, fondendo con eleganza l’arte antica e quella contemporanea. Tra le opere che mi hanno affascinato particolarmente, spiccano:
“Over Nature” di Chiara Dynys, un’esclusiva creazione site-specific che dialoga in modo suggestivo con gli interni settecenteschi del palazzo. L’artista inserisce due gabbie speculari sopra affreschi raffiguranti paesaggi ispirati all’Eneide, aggiungendo due frasi in vetro, una sua e una di Goethe. Questo gioco di ombre e luci si rivela un’esperienza affascinante: “Per comprendere che il cielo è azzurro ovunque non c’è bisogno di fare il giro del mondo”.
“Lotus Maffei” di Dean Roosegaarde, noto designer olandese definito “techno-poet”. La Casa Museo, dopo un anno e mezzo dall’inaugurazione, ha ampliato l’esperienza espositiva aprendo il secondo piano del palazzo. Qui, otto sale e una project room ospitano l’opera di Roosegaarde. Un fiore tecnologico, sensibile alla luce e al calore, dona movimento ai suoi petali, cambia colore interagendo con il tocco al contatto con gli essere umani. In questa creazione, l’artista fonde abilmente tecnologia e poesia, prendendo ispirazione da un concetto di architettura organica.
La Casa Museo Palazzo Maffei è il luogo d’incontro tra l’arte antica e le visioni creative contemporanee che si innescano perfettamente in un allestimento curato e moderno. La sua posizione centrale, la collezione e la suggestiva vista sulla piazza offrono ai visitatori un’esperienza indimenticabile nell’arte.
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