Mondrian al Mudec: pro e contro

In questo articolo non mi soffermerò su chi è Piet Mondrian (1872 – 1944), artista olandese che apprezzo molto, ma su come le sue opere sono state presentate in mostra al Mudec a Milano (24/11/2021 – 27/03/2022, biglietto intero 15 €), in collaborazione con il Kunstmuseum Den Haag dell’Aja. Il museo olandese ha infatti prestato circa 60 opere per realizzare questa mostra temporanea, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE. Rare sono le opere in Italia di quest’artista astrattista, il Kunstmuseum Den Haag ne detiene la maggior parte.

L’esterno del museo Mudec a Milano

Premetto che il mio punto di vista è quello di una fruitrice di mostre e non da storica dell’arte. Rimango un po’ perplessa su ciò che ho visto nel percorso espositivo, nonostante le parole di elogio del comunicato stampa, perciò ho cercato di fare chiarezza; ho creato una lista di pro e contro. Credo che una buona mostra, per essere considerata tale, debba saper comunicare a tutti i suoi pubblici.

Andiamo al punto o meglio ai punti. Perché visitare questa mostra? I PRO

  • Vedere dal vivo le opere di Mondrian appaga sempre. Quello che apprezzo di più nella sua arte è la sua sperimentazione continua. Non si è mai accontentato, ha sempre portato avanti la sua ricerca stilistica, si è sempre creato un suo percorso visivo e di vita, prendendo spunto dagli altri, dal mondo e rielaborandolo con la sua particolare visione. Ecco perché amo Mondrian.
L’interno della mostra
  • La scelta di riprendere gli stessi colori puri dei quadri per le pareti: blu, rosso, giallo, nero e bianco. Siamo all’interno di un’opera di Mondrian.
  • Finalmente due video brevi all’interno di una mostra! Senza parole noiose e privi di testo, i video raccontano visivamente l’opera di Mondrian in movimento. Il primo (a cura di del Kunstmuseum Den Haag), sintetizza il passaggio di forme e colori negli anni, il secondo video (a cura di Storyville) anima le ultime opere di Mondrian realizzata a New York, influenzate dalla musica jazz dell’epoca. Le linee essenziali come i rettilinei e gli incroci di Manhattan scandiscono il tempo mentre i suoi quadrati appaiono e scompaiono a ritmo di musica come se ballassero il boogie woogie.
https://vimeo.com/201636449?embedded=true&source=vimeo_logo&owner=3411963
Video a cura del Kunstmuseum Den Haag
  • Il racconto continua: il Neoplasticismo tra design e moda. Usciti dal bookshop, tornando alle scale che portano alla hall principale, è presente una parte espositiva dedicata sempre a come l’arte di Mondrian si è intrecciata ad altri ambiti. Possiamo qui soffermarci su un video con la sfilata degli abiti di Yves Saint Laurent e osservare i prototipi originali dei primi anni ’70 della poltrona Red and Blue di Cassina.

Perché non visitare questa mostra? I CONTRO

  • Se conosci Mondrian già in partenza, a mio parere, la mostra descrive parzialmente l’artista. Secondo me, mancano alcune opere chiave
    che potevano raccontare meglio il percorso artistico. Questione di budget? Contestualizzata bene all’inizio, le prime sale sono dedicate ai pittori della scuola dell’Aja a cui Mondrian era legato, ma manca a mio avviso qualche passaggio in più. È debole il racconto del processo di astrazione. In mostra vediamo i primi paesaggi della campagna olandese, i suoi primi mulini a vento realizzati all’aria aperta, forse con i primi colori in tubetto della storia. Non è così accurata la seconda parte della mostra.
Piet Mondrian, Vitell bianco e marrone al pascolo, 1904 – 1905, Kunstmuseum Den Haag
  • La mostra si chiude in maniera frettolosa, anche fisicamente. Si piomba all’interno del bookshop. Era la prima volta al Mudec e non mi aspettavo una sbrigativa conclusione. Dopo il secondo video, si visita un’ultima sala e STOP.
  • Le didascalie si possono sempre migliorare. Come faccio a spiegare a mia madre che cosa è il Neoplasticismo senza annoiarla?
  • Si poteva strutturare meglio a livello multimediale, visto che si tratta di una delle poche mostre monografiche realizzate in Italia. Due video non bastano, si poteva osare molto di più con l’utilizzo della musica per questo grande ritorno.

Qui puoi vedere il video riassunto della mostra, realizzato da Storyville: https://www.storyville.it/it/177-piet_mondrian_dalla_figurazione_all_astrazione

Sono stata troppo critica o sei d’accordo con me? Inviami un’email a cassettiaperti.arte@gmail.com o scrivi un commento in fondo al blog raccontandomi la tua esperienza al Mudec.

Ti lascio qualche link per approfondire e curiosare:
– Il museo di Mondrian nella sua città Natale, Amersfoort, in cui sono stati realizzate installazioni video: https://www.mondriaanhuis.nl/en/do-mondriaan/activities/the-world-of-piet-mondriaan
– Definizione di museo dell’ICOM (sito italiano): https://www.icom-italia.org/definizione-di-museo-partecipate-al-processo-di-aggiornamento/
– Altri video di Storyville: https://vimeo.com/storyvilleit

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