Decimo anniversario del Festival del Libro d’arte di Bologna. Quest’anno, tra la marea di incontri e mostre dedicati al tema della musica, ho deciso di partecipare ai workshop dell’AIE – Associazione editori italiani.
Ore 10:00 Sala Borsa, Auditorium Enzo Biagi.
Si parla di molte tematiche: dati di vendita, nativi digitali, canali di distribuzione, ma in particolare ci si sofferma su come si scelgono le copertine e il mercato degli ebook. Alle 11:00 intervento di Giuseppe Ferrari della casa editrice Zanichelli che racconta la collaborazione con Miguel Sal: scelta dell’immagine, colori, semplicità, difficoltà dell’impaginato ed evoluzione stilistica dei testi scolastici.
Pausa pranzo allo scoperta del Palazzo Re Enzo e del Podestà, mi aggiro in FRUIT. Focus on contemporary art – 2°edizione, market di editoria self-publishing, in cui ho comprato un Taumatopio dello Studio Arturo di Roma (vedi foto). Era da tanto tempo che cercavo questo oggetto e in passato avevo proposto di realizzarne uno nella mia tesi di laurea “Percorsi didattici per il
Museo Giovanni Boldini di Ferrara”, come laboratorio per bambini sul movimento.
Al pomeriggio altri incontri interessanti, organizzati sempre dall’AIE:
Come progettare un libro tenuto da Pietro Corraini, excursus da Caravaggio a Munari, riflettendo su cosa rendono speciali e unici i libri.
A seguire Sei proprio il mio typo. Attraverso una poesia Ab imo pectore di Jean-Pierre Rosnay, in cui ogni verso era stampato con un differente font, il sig. Tallone, editore della storica casa editrice che porta il suo nome, ha raccontato le storie di ogni carattere tipografico presente sulla carta e l’importanza di un buon typo per la stampa. Workshop affascinante e poetico soprattuto nella descrizione dei font. Il Garaldo è stato così definito: “carattere veneziano, leggermente storto come se si spechiasse nella laguna”.
Dall’idea alla copertina. Guido Scarabottolo, storico art director di Guanda, ha illustrato insieme al direttore editoriale della casa editrice in persona, Luigi Brioschi, come si sono evolute negli anni grafica, font e copertine, diverse a seconda della pubblicazione. Per esempio, i libri gialli ambientati in Africa come Le lacrime della giraffa, L’ora del tè o Un matrimonio all’aperto di Mccall Smith Alexander hanno copertine colorate e dalle forme morbide, differenti rispetto ai testi dei grandi autori come Pessoa o Kafka che presentano il loro ritratto, quasi monocrome (vedi foto a lato). Molto divertenti gli aneddoti di Scarabottolo su alcune sue immagini scartate dagli autori che hanno vinto premi internazionali. P.S. Luigi Brioschi un Signor EDITORE!
Sopra, un dettaglio della copertina di Guido Scarabottolo tratta dal libro Gli scapoli delle colline, Ugo Guanda Editore.